Image
Gli auguri dell'Arcivescovo Satriano all'AC di Bari-Bitonto

Carissime e carissimi dell’Azione Cattolica diocesana,

in occasione della festa dell’adesione, desidero salutarvi con gratitudine e affetto sinceri, sintonizzando il mio cuore al sì di Maria e di ciascuno di voi. Quando la nostra Presidente diocesana, la cara Monica, mi ha chiesto se volessi inviare un messaggio di saluto a tutti i giovani, gli adulti e i ragazzi dell’Azione Cattolica, non ho esitato un attimo a dire il mio personale “Sì”: una parola essenziale, piccola e gigantesca insieme, che scioglie gli ormeggi e invita a prendere il largo.

Vi invito a tornare al primo “sì” che avete detto a Dio attraverso la famiglia dell’Azione Cattolica… chi l’avrebbe detto che sareste arrivati fino a qui! Quanti volti, quante storie, quante esperienze di vita e di Chiesa si sono spalancate nella vostra esistenza solo perché un giorno avete avuto il coraggio di pronunciare quel primo, timido ed entusiasta “sì”. E sicuramente c’è qualcuno in mezzo a voi che festeggia l’adesione per la prima volta: penso ai più piccoli, ma non solo; anche a tutti coloro che scelgono l’Azione Cattolica come famiglia in cui crescere in coscienza laicale, partecipazione ecclesiale, servizio evangelico e santità di vita.

Sì, la santità. Senza mezze misure. Non vi sembri una parola sproporzionata: essa è perfettamente in linea con il “sì” che esce dalle vostre labbra. La santità è la naturale conseguenza di una vita accordata sulla nota del “sì”, pieno e corale, a Dio. La prossima canonizzazione del Beato Pier Giorgio Frassati, che celebreremo nella splendida cornice dell’anno giubilare ormai alle porte, infonde in tutti noi un’iniezione di coraggio e fiducia per dire il nostro “sì” a tutto cuore e pieni polmoni.

Essere santi non solo è possibile, ma è bello, e diventa bellissimo quando si concretizza come un’avventura condivisa. L’Azione Cattolica ci offre la possibilità imperdibile di costruire relazioni profumate di Vangelo e libertà, nel servizio alla Chiesa e al mondo di oggi. Quanti “no” alla vita, agli altri, a Dio, aspettano un “sì”, il nostro “sì”, per ritrovare il coraggio del mare aperto. Quante barche ormeggiate nell’indolenza e nella sfiducia, nel pessimismo e nell’immobilità. Quanti remi ritirati, quante vele ammainate, quanti scafi ammaccati dalle collisioni con chi resta ancorato al molo per paura di affrontare il mare aperto.

Come il varo della barca, il “sì” che pronunciate oggi inauguri una vita ricca di gioia, di scoperte, di legami saldi e duraturi, nella barca della Chiesa, sulla rotta della santità.

Vostro compagno di viaggio
+ don Giuseppe
Arcivescovo