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Estate, tempo di campi!

Mentre scrivo, immagino centinaia di educatori e animatori alle prese con liste della spesa, elenchi per la formazione delle camere, preparazione delle attività e altre centinaia già sul posto, con poco sonno alle spalle e tantissimo entusiasmo sul volto, impegnati a far vivere a ragazzi, giovani e adulti una bella esperienza! Queste “forze disarmanti” per la generosità, la capacità di dono e la profezia sono davvero il segno di una Chiesa viva che non si arrende a letture mortificanti della realtà. Come centro diocesano, non volevamo essere da meno di questo movimento silenzioso e tenace.

Nei mesi scorsi, lungo le tappe del cammino assembleare, abbiamo colto il fermento e la voglia di mettersi in gioco dei tanti responsabili che, con un “sì” coraggioso, hanno scelto di assumere su di sé la scommessa di un pezzo di storia associativa. L’Azione Cattolica tutta vi è grata! L’idea di un campo diocesano unitario per responsabili è nata proprio da questo sentimento di gratitudine e dall’esigenza di incontrarci insieme, riconoscendoci compagni di viaggio. Come Consiglio diocesano, abbiamo scelto per quest’anno di proporre un’esperienza unitaria, con Settore Adulti, Settore Giovani, ACR e Movimento Studenti di AC, per mettere al centro del nostro cammino triennale l’intergenerazionalità, il “patto educativo” tra le diverse generazioni che desideriamo sia la sostanza del nostro stile all’interno della Chiesa, da promuovere con coraggio anche al di fuori.

Ci siamo sentiti particolarmente interpellati dall'invito che il Santo Padre ci ha rivolto in Piazza San Pietro lo scorso 25 aprile a diffondere “la cultura dell’abbraccio”: “voi sarete tanto più presenza di Cristo quanto più saprete stringere a voi e sorreggere ogni fratello bisognoso con braccia misericordiose e compassionevoli, da laici impegnati nelle vicende del mondo e della storia, ricchi di una grande tradizione, formati e competenti in ciò che riguarda le vostre responsabilità, e al tempo stesso umili e ferventi nella vita dello spirito. Così potrete porre segni concreti di cambiamento secondo il Vangelo a livello sociale, culturale, politico ed economico nei contesti in cui operate”.

Sulla scia delle sollecitazioni di Papa Francesco, abbiamo scelto il tema del campo: “Tutto in un abbraccio”. In questa immagine, quel “Tutto” rimanda a Dio, sorgente e meta del cammino di vita cristiano, ma anche all’idea che tutto della vita faccia parte dell’esperienza di fede: fede e vita non sono in antitesi, si compenetrano profondamente e irreversibilmente. In questo Tutto, che non possiamo definire, né afferrare ci sentiamo avvolti, come in un abbraccio, in cui è bello anche… abbandonarsi.

Abbiamo pensato di strutturare la proposta lungo il percorso suggerito da Papa Francesco durante l’Incontro nazionale “A braccia aperte”. In quella occasione, il Santo Padre ci ha invitato a riflettere su tre tipi di abbracci: l’abbraccio che manca, l’abbraccio che salva, l’abbraccio che cambia la vita. Vivremo momenti di preghiera, di provocazione, riflessioni più strutturate con l’aiuto di ospiti competenti e di testimonianze (speriamo) stimolanti. Per ora non sveliamo di più, ci sarà tempo per conoscere altri dettagli sul programma e sulle attività in cui saremo impegnati. Non mancherà anche il momento di fare festa, perché l’abbraccio che ci è mancato, che ci salva e che ci cambia la vita è anche quello che riceviamo dai fratelli e dalle sorelle che l’Azione cattolica ci ha messo accanto.

Appuntamento all’Oasi S. Maria di Cassano delle Murge dal 6 all’8 settembre: aspettiamo tutti i responsabili parrocchiali! Nel frattempo, sentitevi già… abbracciati.

 

Monica

e il Consiglio diocesano dell’Azione Cattolica di Bari-Bitonto

 

 

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