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Lunedì 1 agosto si è concluso il primo campo nazionale del MSAC e del settore Giovani, al seminario vescovile di Molfetta.

Sono stati quattro giorni di informazione, riflessione e formazione. Abbiamo affrontato infatti temi che da studenti ci toccano da vicino, come il tema della maturità, del PCTO, del benessere psicologico e dell'educazione civica. Sono tutti argomenti che quotidianamente ci troviamo ad affrontare, su cui abbiamo tante opinioni da esprimere, ma non ne abbiamo mai l'occasione tra i banchi di scuola.

È stato questo lo scopo del campo nazionale: il confronto tra ragazzi di età diversa che hanno espresso il loro personale pensiero e giudizio critico rispetto ai vari temi trattati, provando a far venir fuori delle proposte da presentare al Ministero dell'Istruzione. Le proposte sono state votate democraticamente da tutti noi studenti, con lo scopo di sentirci parte attiva della scuola.

Questo campo ci ha, quindi, resi più responsabili e consapevoli del nostro parere che non dobbiamo aver paura ad esprimere anche in gruppo quando magari non tutti condividono le nostre stesse idee. Non solo, un'associazione che "ti insegna ad essere empatico, democratico e presente" come ci ricordava Giuseppe Daconto, ma che ci offre opportunità di "allargare gli spazi di partecipazione e condivisione" come invece ci diceva Annachiara Valle. Grazie ai loro interventi, infatti, abbiamo compreso come tenere conto delle diversità prestando attenzione alle fragilità di ciascuno, ma anche alla bellezza dello scambio di pensieri che è sempre costruttivo.

Al termine di questa esperienza ci portiamo a casa tanti spunti di riflessione da riportare nelle nostre scuole che arricchiscono il nostro bagaglio personale e dentro il quale conserviamo la bellezza dei rapporti ma anche dei momenti di studio, informazione e analisi come quelli di questo campo appena terminato.